Il rimedio della fortuna – Sentieri Selvaggi, Fanny Ardant, Masbedo

Artisti: Fanny Ardant voce recitante, Filippo Del Corno musica, Masbedo video performance; con la soprano Chiauru Kubo e il tenore Mirko Guadagnini; parole di Alex Cremonesi.
Titolo: Il rimedio della fortuna da Le remède de la Fortune di Guillaume de Machaut (1349 ca.)
Interpreti musicali : Ensemble Sentieri Selvaggi, direzione di Carlo Boccadoro
Anno: 2012
Credits: Milano, Arte e Musica; Roma, Romaeuropa Festival con il sostegno di Snaporazverein  e altri partners
Progetto presentato in prima assoluta al Teatro Strehler, Milano, Festival Arte e Musica, 19 luglio 2012; replicato al Teatro Palladium, Roma, Romaeuropa Festival, 29-30 settembre, 2012
Credits: video courtesy Masbedo

Le remède de la fortune, risalente al 1349 ca., creato dal compositore e letterato francese Guillaume de Machaut, mette in scena una narrazione allegorica che tratta delle sfortune e delle pene d’amore.
Per la storia della musica è incontro e sintesi ardita fra arti, stili, personalità, lingue ed epoche diverse; è una composizione che ha dato corpo e forma a una partizione musicale dove convivono varie metriche abbinate a componimenti dagli stili più varii, quali la monodia, la polifonia, la chanson e il virelei. Le remède de la fortune nel nostro presente è diventato Il rimedio della fortuna e soprattutto l’oggetto e il tema di una profonda rilettura che ha riunito artisti attivi in ambiti diversi ma che sul palco hanno voluto ricreare un incontro originale fra le arti contemporanee.
A partire dalla lingua, affidando all’autore e sceneggiatore Alex Cremonesi il compito di trasformare l’ambientazione originale cortese (parole, idee e sentimenti) nell’italiano contemporaneo, restituito al pubblico dalla voce recitante affidata a Fanny Ardant, nel ruolo di Speranza, e dai cantanti: la soprano Chiauru Kubo e il tenore Mirko Guadagnino. Operazione ancora più complessa è stata quella affrontata da Filippo Del Corno sulla musica di Guillaume de Machaut: mantenendo i profili melodici degli spartiti originali, il compositore milanese li reinterpreta inserendoli in tessuti e paesaggi sonori che, proprio com’era accaduto in passato, spaziano, coniugandole, la musica colta con quella popolare. L’intervento di Del Corno trova sponda nell’ Ensemble de i Sentieri Selvaggi che diretti da Carlo Boccadoro interpretano la musica dal vivo. Ciò che invece Guillaume de Machaut non poteva nemmeno lontanamente prevedere è l’intervento video performativo dei Masbedo. Nella loro azione i video artisti attingono all’immenso bacino della Natura per mettere in scena un’atmosfera sognante ma che, nelle pieghe di un’insistente ammaliante bellezza, lascia affiorare un senso di precarietà e di inquietudine costretta, propria di uno « stare » e di un « essere » sempre in bilico.