Darling – Compagnia Ricci/Forte

Drammaturgia: ricci/forte
Anno: 2014
Attori: Anna Gualdo, Giuseppe Sartori, Piersten Leirom, Gabriel Da Costa
Movimenti: Marco Angelilli; Elementi di scena: Francesco Ghisu
Costumi: Gianluca Falaschi; Suono: Thomas Giorgi
Assistente alla regia: Liliana Laera
Regia: Stefano Ricci
Presentato in prima assoluta al Teatro Eliseo, Roma nell’ambito di Romaeuropa Festival; è stato presentato in diversi teatri in Italia, Francia e Spagna.
Credits: Produzione Romaeuropa Festival, Snaporazverein
Coproduzioni: Théâtre MC93 Bobigny/Festival Idéal Standard, CSS Udine Teatro Stabile di Innovazione, Festival delle Colline Torinesi
Courtesy per video: ricci/forte

« Darling riprende l’Orestea di Eschilo, perché Eschilo e questa tragedia? Oggi il senso del tragico assume una forma sempre meno definita. Abituati, grazie ai media, agli orrori tangibili che attraversano il mondo perdiamo i fondamenti dell’etica.(…)
Che cittadini siamo diventati? Abbandonando gli dei -come già aveva preconizzato Eschilo che attribuì ad Atena il compito di conferire a un tribunale degli uomini il giudizio su Oreste- l’uomo di oggi si ritrova privato della sua dimensione spirituale. Le leggi sociali, i diktat imposti per indrizzare e organizzare la sua esistenza paiono decisamente insufficienti e non favoriscono la collettività.(…) L’uomo si ritrova senza bussole, nè spirituali, nè sociali. Per Darling (Ipotesi per un’Orestea) siamo partiti da questo punto. Abbiamo immaginato gli effetti di uno tsunami capace di distruggere tutte le strutture preesistenti, eliminare le frontiere per permettere l’incipit, la rigenerazione di un’altra utopia.(…) Attraverso l’Orestea cerchiamo di ricomporre possibili traiettorie, percorsi tesi alla riappropriazione dei valori.(…) »

da un’intervista a Stefano Ricci e Gianni Forte, realizzata da Camilla Pizzichillo per

INFERNO #26, dicembre 2014

« Chi è Darling ?
Darling è il « carino » senza più valore, il « carino » buono per ogni stagione, la forma liquida in cui ci siamo persi, emmotionnally correct ma spento di pulsioni. L’uomo non pensante, non più eretto, curvato dall’omogeneità anaffettiva, dall’indifferente omologazione emotiva e dalla cui catastrofe dovrà necessariamente cambiare direzione.»

da un’intervista a Anna Gualdo, » Anna Gualdo Miss Darling », realizzata da Tito Ciotta

per Star System 1 febbraio 2016

vedi anche:
« Dans Darling du duo italien, il est question du Chaos, de clones, d’Eschyle et de survie » de Hugues Le Tanneur, dans Libération 23.3.2015dalla drammaturgia:

«(…) insoddisfatto, esule, annientato dalle scelte sbagliate
io condanno al confino con una preghiera il male ricevuto e quello impartito
io condanno al confino la speranza di averci creduto
condanno al confino la tempesta in cui non trovo approdo
(…)
orfano affamato azzanno la gola di chi mi gorgoglia accanto
cerco la luce trovo lo scampo
il sogno di un uomo non arriva senza significato
se l’occhio non avesse parte di sole non potrebbe sostenere la luminosità
(…)
pianto radici di un futuro possibile (…)
(…)
arriverà mai la luce? Non ricordo più…
mi hanno colpito, ma escono nuvole e foglie
se solo avessi il coraggio di restare sola
qui una volta c’era un posto chiamato teatro, lì sono cresciuta
(…)
lo stato colpevole
il tribunale degli uomini colpevole
dio colpevole e non supplichevole
un nuovo mondo è alle porte, il peggiore
per quale polis combattere ?
mi hanno colpito…
cede chi è in grado di vincere e allora che cosa resta del miracolo della nascita?
(…). »